Una peritonite ha provocato la morte dell’ex dipendente della TeAm

L’autopsia eseguita sul corpo di Fernando D’Ostilio conferma una grave infezione interna. Il 66enne era stato operato due volte al Mazzini. Nell’inchiesta ci sono 12 indagati

TERAMO – L’autopsia eseguita sul corpo di Fernando D’Ostilio, avrebbe confermato il sospetto iniziale e cioè che il 66enne ex dipendente della Teramo Ambiente fosse stato ucciso da un’infezione acuta insorta dopo un intervento chirurgico ad un rene all’ospedale Mazzini di Teramo. L’esame necroscopico eseguito nella mattina dall’anatomo patologo Cristian D’Ovidio, avrebbe infatti rilevato un grave quadro infettivo ai danni del peritoneo, risultata fatale per l’uomo.

D’Ostilio nel corso del ricovero di oltre un mese nel nosocomio teramano era stato sottoposto a due intervento chirurgico: il primo, quello programmato, da parte dell’equipe di urologia e successivamente dai medici della chirurgia per un aggravamento delle condizioni, molto probabilmente dovute a una infezione interna. Purtroppo il 66enne teramano non superò le conseguenze dell’infezione e morì. I famigliari si sono rivolti agli agenti del posto di polizia del Mazzini e dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura diretti dal vicequestore Francesco Ricciardelli, che ha avviato l’inchiesta coordinata dal pm Monia Di Marco.

Il magistrato vuole chiarire se qualcosa nella gestione sanitaria del paziente non è stato fatto con correttezza e se ci sia una correlazione tra il primo intervento, l’aggravamento delle condizioni e le morti. In sostanza, se la peritonite sia stata la conseguenza dell’intervento urologico e se l’infezione, su cui si è intervenuti in ritardo, poteva essere diagnosticata prima. Nell’inchiesta il magistrato ha indagato 12 medici dei due reparti di urologia e chirurgia, quale atto dovuto per poter eseguire l’autopsia, atto irripetibile, e dar modo agli indagati di omicidio colposo di nominare un proprio consulente di parte. Il perito odierno si è riservato due mesi di tempo per riferire al magistrato degli esiti dell’autopsia. Intanto, a distanza di una decina di giorni dal decesso, la famiglia potrà dare sepoltura al caro Fernando D’Ostilio.